Il progetto

Dopo l’allestimento in realtà aumentata creato per il Museo Sveviano, l’adiacente Museo Joyce, in collaborazione con il Master in Digital Humanities dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, presenta il progetto Joyce 3.0, con l’obiettivo di costruire un’esperienza che non solo accompagni i visitatori alla scoperta della collezioni joyciane, ma che permetta loro di accedere in modo immediato ad una serie di contenuti aggiuntivi creati e studiati per permettere loro di immergersi ancora più a fondo nel mondo dello scrittore irlandese.

 

 

Ma cos’è la realtà aumentata?

Generalmente, con l’espressione realtà aumentata si intende l’arricchimento della percezione sensoriale umana mediante informazioni, in genere manipolate e convogliate elettronicamente, che non sarebbero percepibili con i cinque sensi. Gli elementi che “aumentano” la realtà possono essere aggiunti attraverso un dispositivo mobile, con l’uso di un PC dotato di webcam o altri sensori, o con dispositivi di visione, di ascolto e di manipolazione che aggiungono informazioni multimediali alla realtà già normalmente percepita.

In questo caso specifico, la scelta è ricaduta su Wikitude, una piattaforma online che permette la messa a disposizione all’utente di contenuti accessibili in loco via smartphone o tablet. Sarà sufficiente utilizzare la fotocamera del proprio dispositivo mobile per inquadrare l’oggetto prescelto e, in un attimo, video, foto e modelli 3D saranno visualizzati e fruibili direttamente sullo schermo.

 

Clicca sull’occhio di Wikitude per ricevere maggiori informazioni sulla piattaforma di Realtà Aumentata e sul suo funzionamento.